SOSTEGNO INDUSTRIA TESSILE, MODA E ACCESSORI
Contributi a fondo perduto a sostegno del Made in Italy delle piccole imprese dell’industria tessile, moda e accessori.
Il MISE, con decreto del 18/12/2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 8 febbraio, ha definito le modalità di attuazione della misura di sostegno alle piccole imprese operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori.
Per la concessione delle agevolazioni di cui al suddetto decreto sono disponibili le risorse finanziarie pari a euro 5.000.000,00 (cinque milioni) per l’anno 2020.
La misura, prevista dall’articolo 38-bis del “Decreto Rilancio” è finalizzata a “sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione, nonché allo scopo di promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti made in Italy di alto contenuto artistico e creativo” mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto.
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare dell’agevolazione le piccole imprese, di nuova o recente costituzione operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori, non quotate e che non abbiano rilevato l’attività di un’altra impresa e che non siano state costituite a seguito di fusione.
Le imprese devono:
- risultare iscritte e attive al Registro delle imprese della CCIAA territorialmente competente da non più di 5 anni;
- svolgere in Italia una o più delle attività economiche agevolate;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti (non essere in stato di liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie);
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
- non avere ancora distribuito gli utili;
- non essere in situazione di difficoltà al 31 dicembre 2019, ma esserlo diventate nel periodo dal 01/01/2020 al 30/06/2021;
- svolgere almeno una delle attività riportate nell’elenco dei codici ATECO ammessi, come risultante dal codice “prevalente” di attività comunicato al Registro delle imprese.
Progetti ammissibili
Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, le imprese devono presentare progetti di investimento appartenenti alle seguenti tipologie:
- realizzazione di nuovi elementi di design;
- introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo;
- realizzazione e utilizzo di tessuti innovativi;
- progetti ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili;
- introduzione nell’impresa di innovazioni digitali.
I progetti devono inoltre:
- essere realizzati dai soggetti beneficiari presso la propria sede operativa ubicata in Italia;
- prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a euro 50.000,00 e non superiori a euro 200.000,00;
- essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
- essere ultimati entro 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Spese ammissibili
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento, relative a:
- acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
- brevetti, programmi informatici e licenze software;
- formazione del personale inerenti agli aspetti su cui è incentrato il progetto in misura non superiore al 10% dell’importo del progetto;
- capitale circolante, nel limite del 20% delle spese di cui ai precedenti punti, motivate nella proposta progettuale e utilizzate ai fini del pagamento delle seguenti voci di spesa:
- materie prime, ivi compresi i beni acquistati soggetti ad ulteriori processi di trasformazione, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
- servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
- godimento di beni di terzi;
- personale direttamente impiegato nella realizzazione dei progetti di investimento.
Agevolazione
I contributi a fondo perduto previsti sono riconosciuti nella misura massima del 50% delle spese sostenute e ammissibili, nel limite di cinque milioni di euro per l’anno 2020.
Le agevolazioni sono erogate dal Ministero in non più di due quote, a seguito della presentazione di apposite richieste da parte delle imprese beneficiarie, in relazione a spese effettivamente sostenute per la realizzazione del progetto.
Le imprese beneficiarie potranno richiedere l’erogazione delle due quote nelle seguenti modalità:
- la prima quota, pari al 50 per cento delle agevolazioni concesse, successivamente al sostenimento delle spese (anche non quietanzate) per un importo di almeno il 50% di quelle ammesse alle agevolazioni
- la seconda quota a saldo, richiedibile entro 90 giorni dalla data di ultimazione del progetto, successivamente all’integrale sostenimento delle spese per la realizzazione del progetto.
Domande
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.
I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese.
Ogni impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione.
Ultimo aggiornamento 30/03/2021