PNRR: 56 MILIONI ALLA PUGLIA PER LA VALORIZZAZIONE DELL’ARCHITETTURA E DEL PAESAGGIO RURALE

28 Aprile 2022
PNRR: 56 MILIONI ALLA PUGLIA PER LA VALORIZZAZIONE DELL’ARCHITETTURA E DEL PAESAGGIO RURALE

Al via in Puglia gli aiuti per il recupero e la valorizzazione dell’architettura rurale e per la tutela del paesaggio rurale grazie a oltre 56 milioni di euro a valere sulle risorse del PNRR.

Alla Regione Puglia sono assegnati, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), oltre 56 milioni di euro per sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati e del terzo settore, o a vario titolo da questi detenuti, per garantire che tale patrimonio sia preservato e messo a disposizione del pubblico.

La Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, ha approvato infatti con A.D. n. 40 dell’8 aprile 2022 l’Avviso pubblico per la selezione degli interventi da ammettere a finanziamento, nel solco delle prescrizioni fornite dal Ministero della Cultura e condivise con tutte le Regioni, al fine di dare attuazione all’Azione 2.2 del PNRR “Turismo e Cultura” (M1.C3) dedicata proprio alla “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” e tutti gli strumenti necessari per la formulazione delle candidature e delle proposte progettuali ad esse connesse.

Le tipologie di architettura rurale riferiscono a edifici ed insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio, quali ad esempio:

  1. edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, masserie, trulli, scuole rurali, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico costruttive e nei materiali tradizionali impiegati;

  2. strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili);

  3. elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, chiese rurali, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali, ecc.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda di finanziamento soggetti privati:

  • persone fisiche

  • soggetti privati profit (ditte individuali, imprese in forma societaria, imprese sociali e imprese agricole)

  • soggetti non profit (organizzazioni culturali, ETS, Fondazioni, ….)

  • enti ecclesiastici civilmente riconosciuti che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale.

I beni del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di cui il soggetto privato ha la disponibilità possono essere anche beni di proprietà pubblica, purché il titolo di godimento sia risalente a prima del 31/12/2020 e la durata della disponibilità sia tale da ricomprendere almeno i 5 anni successivi alla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata.

Interventi finanziabili

I finanziamenti dovranno essere finalizzati alla realizzazione di interventi che abbiano come oggetto opere materiali riconducibili alle seguenti tipologie:

  • risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, coniugati, ove opportuno e nel rispetto dei vincoli vigenti, ad interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica nonché volti all’abbattimento delle barriere architettoniche;

  • interventi di manutenzione del paesaggio rurale;

  • allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi sociali, culturali, ambientali e turistici (escluso l’uso ricettivo), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.

Gli interventi possono essere stati avviati a partire dal 1° febbraio 2020 e devono essere conclusi entro il 31/12/2025.

Il vincolo per la destinazione d’uso e i titoli di godimento è di 5 anni dalla conclusione dei lavori.

Possono essere presentati Progetti d’ambito, definiti come: “progetti presentati unitariamente che aggregano più di una domanda, presentata da distinti proprietari, possessori o detentori a vario titolo, relativamente a beni che insistono su aree contermini allo scopo di massimizzare gli effetti in termini di riqualificazione paesaggistica e di valorizzazione culturale”.

Spese ammissibili

Risultano ammissibili le seguenti spese di investimento, effettivamente sostenute dal Soggetto beneficiario, comprovate da idonea documentazione contabile e debitamente tracciabili:

  • spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi, compreso l’acquisto e installazione di impianti tecnici;

  • spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;

  • spese tecniche di progettazione (ivi comprese quelle per la stesura di un piano di gestione ove previsto), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, nel limite massimo del 10%;

  • imprevisti (se inclusi nel quadro economico);allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;

  • spese per attrezzature, impianti e beni strumentali finalizzati anche all’adeguamento degli standard di sicurezza, di fruibilità da parte dei soggetti disabili, piattaforme e ausili digitali alla visita;

  • spese per l’allestimento degli spazi in cui si svolgono le iniziative, per materiali e forniture, spese di promozione e informazione.

Risorse finanziarie e tipologia di aiuto

Dotazione finanziaria complessiva: 56.263.724,77 euro

Numero minimo di progetti finanziabili: n. 375 interventi

Contributo massimo erogabile per intervento: 150.000,00 euro

Intensità di contributo finanziario:

  • 80% sul costo totale di progetto

  • elevabile al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale

  • diversa aliquota in relazione ad altri regimi di aiuto applicabili.

In caso di Progetti di ambito la somma dei contributi richiesti non potrà eccedere il multiplo di euro 150.000,00 corrispondente al numero di interventi che compone il progetto di ambito.

Modalità di presentazione delle domande

Le attività di compilazione e di presentazione telematica delle domande di finanziamento dovranno essere e completate entro le ore 17:59 del giorno 25/05/2022.

link di riferimento Regione Puglia

ultimo aggiornamento 28/04/2022

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