MiniPIA Turismo – Agevolazioni imprese Settore Turismo in Puglia

Il Bando MiniPia Turismo si rivolge alle imprese della Regione Puglia che operano nel settore turistico per favorire investimenti produttivi, investimenti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione, progetti formativi di qualificazione del personale, investimenti a favore della tutela ambientale, programmi di internazionalizzazione e partecipazione a fiere.

Investimenti ammissibili

Il Pacchetto Integrato di Agevolazione Turismo (MiniPIA Turismo) deve riguardare investimenti produttivi destinati:

  • all’ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistiche esistenti nonché riattivazione delle stesse; rientrano in questa fattispecie le strutture turistico alberghiere nonché le residenze turistiche extra alberghiere operative da almeno 6 mesi, collocate in un complesso immobiliare unitario interamente destinato ad attività ricettiva e con un numero minimo di 3 e massimo di 6 unità abitative; sono altresì ammissibili le iniziative che trasformano le strutture extra alberghiere esistenti, operative da almeno 6 mesi, in strutture turistiche alberghiere;

  • alla realizzazione di strutture turistico alberghiere e di strutture extralberghiere, attraverso lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di:

    1. immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico per i quali, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, sia intervenuta la dichiarazione di cui all’art. 13 del D.Lgs. n. 42 del 22/01/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio);

    2. immobili abbandonati da almeno tre anni ed ubicati in zona “A” – centro storico – da destinarsi interamente ad attività ricettiva. Tali immobili devono essere collocati in un complesso immobiliare unitario e lo stato di abbandono deve essere asseverato da tecnico abilitato.

Le strutture extra alberghiere di cui ai precedenti punti 1) e 2) devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere non inferiore a 5;

  • alla manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali di rilevanza storico architettonica al fine della trasformazione dell’immobile (riferito all’intero stabile) in strutture turistico alberghiere ed in strutture extralberghiere. Eventuali ampliamenti sono consentiti esclusivamente mediante la Legge regionale “Turismo rurale” n. 20/1998 e s.m.i. Ai fini di cui sopra, per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico-rurale, devono essere fatte salve le caratteristiche architettoniche e artistiche dell’immobile originario. Le strutture extralberghiere devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere/unità abitative non inferiore a 5;
  • a nuove attività turistico alberghiere, attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;

  • al recupero e riqualificazione di edifici abbandonati da almeno tre anni e necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia, nonché interventi di ristrutturazione edilizia, da destinare alla realizzazione di strutture turistico – alberghiere;

  • alla realizzazione o l’ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;

  • alla realizzazione, l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di campeggi (comprese le mini aree di sosta e i campeggi nella forma del ‘glamping’) ed approdi turistici e Marina Resort;

  • agli interventi volti al miglioramento, ampliamento e realizzazione di infrastrutture sportive, anche idonee ad ospitare eventi agonistici regionali, nazionali ed internazionali approvate dal CONI e omologate dalla Federazione competente;

  • a parchi tematici intesi quali strutture concepite intorno a temi ispirati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla storia, al cinema, all’ambiente e alla società, alle scienze, alla fauna ed alla flora.

I progetti agevolati devono tendere alla promozione del risparmio energetico o idrico o alla gestione sostenibile dei rifiuti.

Il Pacchetto Integrato Turismo deve essere costituito da Investimenti Produttivi integrati con almeno un intervento che riguardi:

  • programmi di innovazione tecnologica,
  • progetti formativi per qualificare competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green;
  • investimenti specifici a favore della tutela ambientale.

Per le Pmi sono inclusi programmi per l’acquisizione di consulenze specialistiche per l’internazionalizzazione e spese per la partecipazione a fiere.

I programmi di investimento dovranno avere un importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compreso tra 30mila euro e 5 milioni di euro.

Soggetti beneficiari

I Pacchetti Integrati di Agevolazione Turismo possono essere presentati da imprese di grande, media, piccola e micro dimensione, nonché da reti d’impresa/consorzi.

Ateco ammissibili
  • 52.22.09 limitatamente alla gestione di banchine (approdi turistici e Marina Resort)
  • 55.10.00 Alberghi
  • 55.20.10 Villaggi turistici limitatamente alle strutture alberghiere di cui all’art. 3 LR 11/99
  • 55.20.20 Ostelli della gioventù
  • 55.20.51 limitatamente agli Affittacamere per brevi soggiorni, bed and breakfast e residence
  • 55.30.00 Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
  • 91.04.00 Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali
  • 93.11.10 Gestione di stadi
  • 93.11.20 Gestione di piscine
  • 93.11.30 Gestione di impianti sportivi polivalenti
  • 93.11.90 Gestione di altri impianti sportivi nca
  • 93.21.00 Parchi di divertimento e parchi tematici
  • 93.29.20 Gestione di stabilimenti balneari: marittimi, lacuali e fluviali
  • 96.04.20 Stabilimenti termali
Agevolazione

Durata e termini di realizzazione del progetto

I programmi di investimento possono essere avviati successivamente all’acquisizione del Codice Unico di Progetto (CUP).

Il programma oggetto di agevolazione può avere una durata massima di 24 mesi dalla comunicazione dell’esito positivo da parte di Puglia Sviluppo. Il beneficiario può presentare una o più richieste di proroga del termine di conclusione del progetto, a condizione che la richiesta sia adeguatamente motivata e presentata prima della scadenza del termine di conclusione.

Iter procedurale

Presentazione ed istruttoria della domanda

  1. Compilazione della proposta progettuale cui viene assegnato un codice pratica.
  2. Inoltro istanza al Soggetto Finanziatore o al Confidi e contestuale generazione del Codice Unico di Progetto (CUP), a far data dal quale è possibile avviare l’investimento.
  3. Il Soggetto Finanziatore, ricevuta l’istanza e verificata l’idoneità del Soggetto Proponente alla concessione del/dei finanziamento/i bancario/i, entro il termine di sei mesi, adotta la delibera del mutuo (il quale deve essere di importo almeno pari al 50% dell’investimento complessivo proposto e deve essere appositamente finalizzato alla realizzazione dello stesso) e la trasmette all’Organismo Intermedio unitamente all’istanza ai fini dell’istruttoria.
  4. Puglia Sviluppo, ricevute le istanze secondo l’ordine cronologico di invio telematico, avvia, se necessario anche mediante la fase dell’interlocuzione con il Soggetto Proponente, un esame istruttorio, al fine di accertare le condizioni di ammissibilità, di sostenibilità e di fattibilità del progetto.
  5. Puglia Sviluppo potrà richiedere al Soggetto Proponente eventuali chiarimenti e/o integrazioni alla documentazione prodotta.
  6. Puglia Sviluppo, al termine dell’attività istruttoria, invierà tramite piattaforma una comunicazione all’Impresa Proponente, al Soggetto Finanziatore ed al Confidi (eventuale) contenente l’esito della verifica. Detta comunicazione, in caso di esito positivo, conterrà eventuali indicazioni e prescrizioni da rispettare nella fase di realizzazione del progetto.

Modalità attuative del progetto e concessione delle agevolazioni

  1. L’Impresa inoltra all’Organismo Intermedio anche per il tramite del Soggetto Finanziatore o del Confidi ed entro 3 mesi dalla conclusione dell’investimento, la dichiarazione di completamento e la richiesta di erogazione del contributo.
  2. L’Organismo Intermedio, ricevuta la richiesta di erogazione del contributo, procede alle verifiche dell’investimento realizzato e delle eventuali autorizzazioni amministrative, attraverso la documentazione corredata alla richiesta ed accerta, in via definitiva, la pertinenza e l’ammissibilità delle spese sostenute.
  3. L’attività istruttoria si conclude con una relazione finale relativa alla verifica della realizzazione del progetto agevolato.
  4. Sulla base delle risultanze della relazione finale, il dirigente competente adotta il provvedimento di concessione, di impegno e di contestuale liquidazione delle agevolazioni in un’unica soluzione all’impresa, indicando l’importo complessivo delle agevolazioni da concedere in favore di ogni singolo programma di investimenti.

 

I consulenti di Attivaimpresa Vi supporteranno nella presentazione dell’istanza e Vi assisteranno in tutto l’iter agevolativo.
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