Transizione 5.0: in arrivo il decreto attuativo
Il testo del decreto attuativo concernente il Piano Transizione 5.0 è al vaglio della Corte dei Conti.
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30.04.2024 del Testo del Decreto-Legge n. 19/2024 del 2 marzo 2024 ha infatti sancito, all’art. 38, l’entrata in vigore del Piano Transizione 5.0.
Tuttavia, al fine di rendere pienamente operative le misure ivi contemplate, secondo le disposizioni di cui al comma 17 del citato articolo 38, è demandata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentito il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la definizione dei criteri e delle modalità attuative per l’accesso ai benefici.
L’auspicio è che il provvedimento attuativo, il cui testo è stato oggetto di modifiche al fine di recepire gli emendamenti proposti dal MEF e dal MASE, possa essere operativo entro il mese di Luglio 2024.
Piano Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0 mira a sostenere gli investimenti in efficientamento energetico, l’uso di energie rinnovabili e la formazione del personale per una maggiore efficienza energetica e la tutela dell’ambiente, nella transizione verso un’economia a zero emissioni.
Le imprese che nel biennio 2024 – 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici, è riconosciuto un credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per gli investimenti effettuati e commisurato ai risultati conseguiti in termini di riduzione dei consumi energetici.
Sono agevolabili gli investimenti inerenti:
- acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 integrati in progetti di efficientamento energetico;
- acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili;
- spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde.
Misura del credito
Gli investimenti dovranno essere certificati da un soggetto certificatore abilitato:
-
“ex ante” prima di essere effettuati, per attestare i requisiti dell’investimento in termini di riduzione del consumo energetico;
-
“ex post” per confermare la realizzazione degli investimenti.
Vi terremo aggiornati con le nuove informazioni su questo tema.