AGEVOLAZIONI ALLE STRUTTURE RICETTIVE ED AGRITURISTICHE

31 Maggio 2022
AGEVOLAZIONI ALLE STRUTTURE RICETTIVE ED AGRITURISTICHE

Il Ministero del Turismo ha pubblicato l’Avviso pubblico alle strutture ricettive ed agrituristiche per agevolazioni sotto forma di credito d’imposta.

Il 26 maggio 2022 sono state rese note le modalità di fruizione del credito d’imposta a favore delle strutture ricettive ed agrituristiche.

Il Ministero del Turismo, ha pubblicato, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero della transizione ecologica ed il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, l’Avviso recante le modalità applicative per la concessione del credito d’imposta di cui all’art. 79 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126”.

Di cosa si tratta

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta nella misura del 65% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 6 novembre 2021, fino ad un massimo di 200.000 euro.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di incentivo per una sola struttura ricettiva oggetto di intervento.

Soggetti beneficiari

L’Avviso è rivolto alle strutture ricettive operanti alla data del 1° gennaio 2012 con i seguenti criteri: residenti nel territorio dello Stato, a prescindere dalla forma giuridica, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Secondo l’articolo 2 dell’Avviso pubblico di riferimento, per struttura ricettiva ammessa al credito s’intende:

  • struttura alberghiera aperta al pubblico, a gestione unitaria, che fornisce alloggio (eventualmente vitto ed altri servizi accessori) con non meno di sette camere per il pernottamento degli ospiti;
  • strutture che svolgono attività agrituristica;
  • stabilimenti termali;
  • strutture ricettive all’aria aperta aperte al pubblico, allestite ed attrezzate su aree recintate destinate alla sosta ed al soggiorno di turisti.
Spese agevolabili

Gli interventi di spesa compresi dal provvedimento sono:

  1. manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo (quali, ad esempio: demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, ripristino di edifici o parti di essi eventualmente crollati o demoliti, modifica dei prospetti dell’edificio, realizzazione di balconi e logge, recupero dei locali sottotetto, trasformazione di balconi in veranda, costruzione dei servizi igienici anche in ampliamento, sostituzione di serramenti esterni ed interni, installazione di nuova pavimentazione o sostituzione della preesistente, installazione o sostituzione di impianti di comunicazione ed allarme in caso di emergenza e di impianti di prevenzione incendi);
  2. eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali (quali, ad esempio: sostituzione di finiture, rifacimento di scale ed ascensori, realizzazione ex novo di impianti sanitari dedicati alle persone portatrici di handicap, sostituzione di serramenti interni in concomitanza di interventi colti all’eliminazione delle barriere architettoniche, installazione di sistemi domotici atti a controllare in remoto l’apertura e chiusura di infissi o schermature solari, sistemi e tecnologie volte alla facilitazione della comunicazione ai fini dell’accessibilità);
  3. incremento dell’efficienza energetica (quali, ad esempio: interventi di riqualificazione energetica globale, interventi sull’involucro edilizio, interventi di installazione di collettori solari, interventi riguardanti gli impianti di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria, allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente, installazione e messa in opera di dispositivi e sistemi di building automation, interventi di installazione di nuovi impianti solari fotovoltaici);
  4. adozione di misure antisismiche (quali, ad esempio: valutazione della classe di rischio, progettazione degli interventi, interventi di tipo locale, interventi di miglioramento del comportamento sismico);
  5. acquisto di mobili e componenti d’arredo (quali, ad esempio: acquisto o rifacimento di cucine e/o di attrezzature professionali per la ristorazione, acquisto di mobili e di complementi d’arredo da interno e da esterno, acquisto di pavimentazioni di sicurezza, acquisto di arredi e strumentazioni per la convegnistica, acquisto di attrezzature per parchi giochi ed attrezzature sportive pertinenziali, acquisto di arredi e strumentazioni per la realizzazione di centri benessere);
  6. realizzazione di piscine termali, per i soli stabilimenti termali;
  7. acquisizione di attrezzature e apparecchiature necessarie per lo svolgimento delle attività termali, per i soli stabilimenti termali;
  8. prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi.
Utilizzo agevolazione

Il credito d’imposta è riconosciuto nei limiti delle risorse disponibili pari a 380 milioni di euro.

Il credito d’imposta è alternativo e non cumulabile con altri contributi, sovvenzioni ed agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi, mentre può essere cumulato senza limitazioni con altre agevolazioni e aiuti di Stato che riguardano costi ammissibili diversi.

L’utilizzo del credito d’imposta è ammesso solo in compensazione a partire dal periodo di imposta successivo a quello in cui si è ricevuta la conferma di emissione del credito da parte del Ministero del Turismo. La fruizione potrà avvenire in unica soluzione, in quanto la normativa non prevede una ripartizione in quote annuali.

Le domande possono essere compilate e presentate dalle ore 12:00 del 9 giugno 2022 alle ore 17:00 del 13 giugno 2022.

Link di riferimento MITU

Ultimo aggiornamento 31/05/2022

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