Ultimo Aggiornamento: 08 Maggio 2020
Impresa Sicura, in attuazione dell’intervento previsto dal decreto Cura Italia (DL 18/2020, articolo 43, comma 1), è il bando rivolto alle aziende che vogliono chiedere un rimborso per le spese sostenute per l’acquisto di DPI, finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Beneficiari
Impresa SIcura si rivolge a tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione, dalla forma giuridica e dal settore economico in cui operano che, alla data di presentazione della domanda di rimborso, non siano in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.
Contributo
Con Impresa Sicura è possibile richiedere il rimborso delle spese per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale, sostenute dal 17 marzo 2020. Gli acquisti non posso essere precedenti a questa data e successivi a quella della domanda di richiesta del rimborso.
Le risorse disponibili per il Bando, a valere sui fondi INAIL ex art 43.1 del DL Cura Italia del 17 marzo 2020, ammontano a 50 milioni di euro.
Il rimborso è concesso fino al 100% delle spese ammissibili e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.
Il Contributo a Fondo Perduto è pari ad un massimo di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa, a cui sono destinati i DPI, e fino a un massimo di 150mila euro per impresa.
L’importo minimo rimborsabile è pari ad euro 500.
Spese ammissibili
Sono rimborsabili le spese sostenute per l’acquisto di:
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mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
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guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
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dispositivi per protezione oculare;
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indumenti di protezione quali tute e/o camici;
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calzari e/o sovrascarpe;
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cuffie e/o copricapi;
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dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
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detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.
Le spese ammissibili devono essere connesse a fatture pagate alla data dell’invio della domanda di rimborso attraverso conti correnti intestati all’impresa e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.
Non sono ammissibili a rimborso gli importi delle fatture relativi a imposte e tasse, ivi compresa l’IVA.
Fermo restando il possesso di tutti i requisiti di ammissibilità, le fatture costituenti acconto sulle forniture di DPI sono ammissibili solo a condizione che l’impresa presenti, nella domanda di rimborso, anche la fattura riguardante il saldo della fornitura.
I rimborsi riconosciuti saranno erogati entro il mese di giugno.
Ultimo Aggiornamento: 08 Maggio 2020