GESTIONE E RECUPERO CREDITI

3 Novembre 2019

Da diversi anni tutte le aziende, a prescindere dalla propria dimensione, dal settore o dalla tipologia dei clienti, si trovano ad operare in una realtà economica in cui l’accesso al credito sta diventando sempre più complicato ed il rischio di insolvenze commerciali molto più elevato.

Per ridurre al minimo questi rischi occorre praticare un’attenta gestione del credito attraverso analisi della situazione finanziaria-patrimoniale dei propri clienti, fornitori e partner. Valutare l’affidabilità di un partner e conoscere la solidità patrimoniale di un cliente o di un fornitore è fondamentale per tutelare al meglio le proprie attività e lo sviluppo commerciale.

Nella gestione del credito aziendale, le attività che possono essere condotte sono svariate, alcune gestibili internamente ed altre da delegare ad esterni; in ogni caso, una gestione svolta in maniera strutturata e che dia importanza ad ogni singola fase del processo di recupero permette di ottenere risultati importanti dal punto di vista della liquidità dovuta alla risoluzione dei propri crediti.

Quando si vanta un credito verso un soggetto debitore è fondamentale svolgere delle attività di sollecito, finalizzate al recupero del credito, per non incorrere alla prescrizione del credito stesso.

L’articolo 2934 del Codice Civile prevede infatti che il debitore, se non sollecitato, non ha più nessun dovere verso il creditore, una volta passato un termine temporale definito. Il lasso di tempo generale, se non specificato diversamente, della cosiddetta Prescrizione è quello dei 10 anni.

Esistono diversi casi in cui i crediti si prescrivono ugualmente, primo fra tutti l’effettiva inadempienza ed incapienza del debitore. In questi casi, passati i termini di prescrizione, l’impresa creditrice avrà la possibilità di “ripulire” il proprio bilancio da quei crediti ormai inesigibili e prescritti. Il credito prescritto può essere messo in perdita e diventare deducibile solo se si dimostra che è stata effettuata un’azione di sollecito documentata, che attesta la non volontà liberale a favorire il debitore. Dal punto di vista del valore delle posizioni vige il limite di € 2.500,00 oltre iva che sale a € 5.000,00 oltre per le imprese superiori a 100 milioni di euro in termini di fatturato.

Icons-Business-And-Finance

Resta in contattoRimani Aggiornato

Contattaci per ulteriori informazioni

AttivaImpresa ® | C.F. – P.Iva e N. di Iscr. al Reg. Impr. di LE N. 04881440756 R.E.A. di LE N. 325916 | © Copyright Attivaimpresa 2024. Tutti i diritti riservati

Attivaimpresa® S.r.l | P.IVA 04881440756 | © Copyright Attivaimpresa 2024. Tutti i diritti riservati